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Comunicati stampa

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Campionati italiani, i “fantastici quattro” arrivano fino alla semifinale e poi conquistano il terzo posto. Bossalini: «Una gioia immensa, i ragazzi se lo sono meritato». E il team femminile si conferma in Serie B2 

Due promozioni in due anni. Una media invidiabile quella dei fantastici quattro della squadra di spada maschile del Pettorelli, che dalla Serie B2 sale in B1. Gli spadisti chiudono il Campionato in terza posizione conquistando così un bronzo che ripaga dei tanti sforzi fatti per arrivare fin qui. La felicità di Alessandro Bossalini, presidente del Pettorelli, è esplosa dopo l’ultima stoccata: «Una immensa gioia per un podio e una promozione che i ragazzi si sono conquistati stoccata dopo stoccata. Sono stati bravissimi».

Si conferma, invece, in B2 il team della spada rosa che chiude i campionati italiani di scherma a squadre al nono posto.

E’ stata una cavalcata entusiasmante quella che ha portati gli spadisti piacentini alla promozione di categoria. Diretti a bordo pedana da Alessandro Bossalini e Carlo Polidoro, i quattro biancorossi - Tommaso Bonelli, Francesco Curatolo, Angel Fabregat e Andrea Polidoro - sono entrati nei primi quattro team. Il girone è stato superato prima battendo Apuano (Carrara) 37-23 e poi Acireale 24-23 in un assalto di grande intensità e agonismo. La prima diretta ha visto il team biancorosso superare agevolmente Chiavari 45-18. Di fronte si è presentato lo scoglio Navacchio Scherma capitanato dal pluricampione (tra gli altri titoli, oro a Pechino) Matteo Tagliariol. Il Pettorelli prende subito il largo e accumula stoccate su stoccate che fanno aumentare le distanze dai veneti, fino al crollo e al successo dei piacentini. Di fronte si trovano Castelfranco Veneto che ferma i biancorossi sul punteggio di 45-38. I piacentini così si trovano a scendere in pedana per la finale del terzo e quarto posto, dove affrontano la Pro Patria 1883 di Milano. E qui, la squadra biancorossa tira fuori la grinta e le forze che sono rimaste e si aggiudica i 45 punti dell’assalto lasciando gli avversari a 33.

La squadra femminile, guidata da Francesco Monaco, ha visto in pedana Irene Cecchet, Camilla Parenti, Marianna Mari e Vera Perini. Le ragazze, al girone, si sono imposte sul Nedo Nadi (Salerno), ma sono state battute dal Koala Reggio Emilia. Non hanno, poi, superato l’assalto diretto contro Casale. 

Il coach Monaco ha commentato che «siamo rimasti in B2 anche se l’obiettivo era più alto. Abbiamo incontrato avversari ostici, ma non siamo riusciti in pedana a tenere il nostro livello. Avevamo una squadra giovane con due cadette che hanno pagato la mancanza di esperienza. Sul piano emotivo ha inciso anche un calo di tensione e il fatto che di fronte avevamo team più esperti che hanno reso meglio».

Il Campionato è stato vinto da Castelfranco Veneto che ha battuto la Società schermistica lughese 45-40.

Nella terza giornata di gare sono continuati gli eventi inseriti nel programma. La galleria del gusto, dove atleti e accompagnatori hanno trovato le specialità enogastronomiche piacentine. Inoltre, si sono svolte alcune dimostrazioni di chambara, un’arte marziale nata in Giappone che prevede l’uso della spada (di plastica morbida) lunga e corta e che ha campionati in Italia e nel mondo: a Piacenza l’associazione (integrata nella Federscherma) gestisce corsi a Piacenza, Rivergaro e Bobbio.

Il 24 marzo, ultima giornata dei Campionati italiani di scherma a squadre, sono in programma le gare di sciabola – con un team maschile del Pettorelli – e la scherma in carrozzina, per ipovedenti e non vedenti.

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Piacenza, ai Tricolori a squadre le storie di due coppie di Sassari e Monza: Cubeddu e Cazzani. I ragazzi: «Papà ci consiglia ma ci sgrida anche. In pedana, però, è un compagno come gli altri»

La scherma è una passione, un’arte, che si tramanda di padre in figlio. Può sembrare un luogo comune, ma a sfatarlo lo testimoniano due coppie di padri e figli: Carlo Cubeddu, 54 anni, e Alberto di 15 (Circolo schermistico Sassarese) che insieme a Matteo Cazzani (50) e Roberto di 15 (Scherma Monza) si sono trovati sulle pedane di Piacenza per i Campionati italiani a squadre. E i due papà hanno alle spalle risultati e partecipazioni internazionali di rilievo.

Le due famiglie, rigorosamente di fiorettisti - tanto che i due ragazzi hanno sottolineato di non voler cambiare arma - da tempo affrontano gli allenamenti insieme e, ora, anche le gare, dove il salto generazionale scompare.

Cubeddu pratica scherma dal 1979. Arbitro internazionale dal 1996 al 2021 (nel curriculum annovera due Mondiali) è ora istruttore: «Mio figlio giocava a calcio, ma gli ho fatto provare la scherma. E si è appassionato». Alberto interviene e ricorda che «l’allenatore era antipatico e, dopo il Covid, ho deciso di andare in palestra. Papà in gara lo considero come un compagno di squadra e tirare con lui è una “figata”. Certo mi dà molti consigli e spesso mi riprende». Carlo è innamorato della scherma «disciplina che ti insegna il rispetto dell’avversario e delle regole. Qui non si vedono scene isteriche, e spesso violente, come accade in altri sport. I ragazzi imparano a convivere con le sconfitte e non fanno drammi. Anzi, è una spinta a migliorarsi». La scherma è un affare di famiglia, perché la moglie di Carlo, anche lei tirava, ha organizzato per anni il prestigioso Trofeo della brigata Sassari.

Tornando sul continente, a Monza, si allenano insieme Matteo Cazzani e il figlio Roberto. Il papà ha alle spalle una carriera prestigiosa in pedana: Gruppo sportivo carabinieri, vincitore di un mondiale U20 di una Coppa del mondo U20, Universiadi, Europei e sette titoli italiani in varie categorie. Anche in casa Cazzani il fioretto è l’arma regina.

In sala da quando aveva 9 anni, Matteo ha un bel rapporto con il figlio e «oggi si avvera il sogno di fare una gara con mio figlio» dice appena sceso dalla pedana dopo un assalto. «Quando papà mi sgrida - racconta Roberto – ci rimango male, ma poi passa. E in allenamento mi aiuta molto con i suoi consigli. Anche per me, in gara papà è un compagno di squadra. Dopo aver provato alcuni sport ho scelto la scherma e non ho intenzione di abbandonare il fioretto». A portare il figlio al Circolo di scherma è stato il papà «e l’ambiente bello gli è piaciuto. Tiro di scherma da 25 anni, ma mi sono reso conto che insegnare non è il mio lavoro. E’ meglio che Roberto sia allenato da altri, c’è meno coinvolgimento emotivo». Anche Matteo elogia i valori della scherma «che nella vita mi ha aiutato molto. Anche se all’inizio è difficile, lo consiglio a ragazzi e ragazze. In pedana si impara il rispetto e le sconfitte si accettano. Certo, oggi capisco le sofferenze dei miei genitori quando mi accompagnavano alle gare e mi vedevano perdere».

Intanto, sabato 22 marzo tornano in pedana gli atleti piacentini con le squadre di spada, femminile (campionesse regionali in carica) e maschile, entrambe nella serie B2. L'inizio degli assalti dei team biancorossi è alle 13.

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Tireranno con fioretto, spada e sciabola, femminile e maschile

Sono sei i team biancorossi, nelle tre armi, che scenderanno in pedana ai Campionati italiani di scherma a squadre che si tengono a Piacenza Expo dal 21 al 24 marzo. «Per la spada – dichiara Alessandro Bossalini, presidente del Pettorelli – l’obiettivo è quello della promozione, mentre per il fioretto puntiamo alla riconferma così come per la sciabola».

Nel fioretto femminile (Serie B2, alle 13 del 21 marzo) gareggeranno Matilde Burgazzi, Paola Battisti, Margherita Libelli e Ilaria Pozzi, mentre il team maschile (B2, alle 10 del 21 marzo) è composto da Alessandro Sonlieti, Luca Visentini, Francesco Monaco e Cesare Masina. Il fioretto sarà coordinato dal tecnico Masina.

Per la spada, la formazione femminile (B2) vede Camilla Parenti, Irene Cecchet, Marianna Mari e Vera Perini e il team sarà seguito dal maestro Francesco Monaco. La squadra maschile (B2) è composta da Tommaso Bonelli, Francesco Curatolo, Angel Fabregat e Andrea Polidoro. Due maestri saranno a bordo pedana: Alessandro Bossalini e Carlo Polidoro. Entrambe le formazioni tirano alle 13 del 23 marzo.

La sciabola femminile (B2, alle 15 del 24 marzo) fa scendere in pedana Anna Tavolini, Misia Raspanti, Anna Bassi e Marianna Mari, mentre quella maschile (B1, alle 13 del 24 marzo) vede schierati Francesco Monaco, Alessandro Sonlieti, Albert Tena e Amedeo Polledri. I due team sono seguiti da Ivan Matteo Tavolini.

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Retrocede invece in C la squadra maschile. Bossalini: «Bella prova delle fiorettiste. Un passaggio a vuoto ha fermato i ragazzi a un passo dalla salvezza. Buona l’organizzazione della prima giornata dei campionati italiani»

Apertura dei Campionati italiani di scherma a squadre a due facce per le compagini piacentine. La squadra femminile si conferma in B2, quella maschile retrocede in C. I Tricolori sono per le Serie A2, B1, B2, C, C1.

La giornata per i due team biancorossi di fioretto la riassume Alesandro Bossalini, presidente del Pettorelli, che ha organizzato la grande kermesse che si svolge a Piacenza Expo fino a domenica: «Inizio Campionato in agrodolce per il Pettorelli, perché il fioretto femminile non solo si è confermata in Serie B2 ma è andata oltre. Prestazione, invece, sfortunata per il fioretto maschile, retrocesso dalla B2 alla C, perché sembrava tutto andare per il verso giusto. Aveva vinto il primo dei due spareggi finali per rimanere in B2, ma nel secondo - dove si è rimasti in vantaggio per oltre metà gara - un piccolo passaggio a vuoto e un leggero calo fisico ci ha condannato. Rimane, però, importante la prestazione dei ragazzi».

Il Boss, poi, commenta che sul piano organizzativo «è andata molto bene. Questa edizione è iniziata nel migliore dei modi. Ho visto tanto entusiasmo da parte degli atleti e degli accompagnatori».

Cesare Masina, tecnico del fioretto, esalta il ruolo della squadra femminile - Paola Battisti (capitano) Margherita Libelli, Matilde Burgazzi e Ilaria Pozzi - che si piazza all'ottavo posto e resta in B2: «Dopo il girone, le ragazze hanno vinto contro Siracusa (battuta 45-44) con un bellissimo recupero. Stavano perdendo 44 a 40 e hanno rimontato fino alla vittoria, contro anche qualche pronostico». La spada rosa è, poi, stata fermata da Bari prima dell’accesso alle quattro squadre.

I ragazzi - Cesare Masina, Francesco Monaco, Alessandro Sonlieti e Luca Visentini – invece, dopo il girone hanno disputato i due incontri per lo spareggio. Hanno battuto Colle Val d’Elsa 45-27, ma sono stati fermati per poche stoccate da Pordenone che si è aggiudicato l’assalto 44-41.

Alla giornata di apertura è intervenuto anche il prefetto Paolo Ponta, accompagnato dal brigadier generale Daniele Durante, comandante del Polo nazionale rifornimenti. Entrambi sono stati accolti da Bossalini e dal consigliere dell Federazione scherma, Alberto Ancarani.

Il 22 marzo, i Tricolori proseguono con gare di fioretto e spada. Gli atleti del Pettorelli saranno in pedana il 23 per le gare di spada, con le squadre femminile e maschile. Domenica, infine, sarà la volta della sciabola e della scherma in carrozzina.

La Serie A2 femminile è stata vinta dalla Pro Patria et Libetate (Busto Arsizio), seconda la Fides Livorno e terza la Scherma Mogliano. La A2 maschile ha visto il successo di Comini Padova, seguito dal Club scherma Ancona e medaglia di bronzo per la Scherma Mogliano.

La B1 femminile ha visto il successo del Circolo della scherma Terni che ha battuto Club scherma Pesaro, terza il Circolo scherma Aretino.

La B2 maschile se l'è aggiudicata l'Accademia schermisca fiorentina, al secondo posto Il Circolo della spada Vicenza e al terzo il Circolo della scherma Terni.

Infine, la B2 femminile ha visto il trionfo di CH4 Sporting che ha superato in finale il Circolo scherma Firenze Roberto Raggetti, sul terzo gradino del podio il Circolo scherma Sebino.

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In pedana 350 team e 2.000 atleti. In quattro giorni 3.500 persone in città da tutta Italia. Bossalini: «Evento importante per il territorio e la scherma paralimpica è il valore aggiunto»

E’ un’edizione da record quella dei campionati italiani di scherma a squadre, presentati oggi a Palazzo Farnese, che si svolge Piacenza dal 21 al 24 marzo e che quest’anno come novità aggiunge anche la scherma in carrozzina. Gli spazi di Piacenza Expo vedranno in pedana 350 squadre e duemila atleti, per un totale di circa 3.500 persone (compresi accompagnatori, tecnici, arbitri della Federazione italiana scherma) che riempiranno gli alberghi della città e potranno acquistare le eccellenze enogastronomiche piacentine nella Galleria del gusto. I campionati, organizzati dal circolo Pettorelli di Piacenza, vedono l’assegnazione dei titoli – maschile e femminile, per le tre armi, fioretto, sciabola e spada – delle serie A1, B1,B2, C nazionale e C1. Ci sarà, poi, la terza prova del gran premio di scherma in carrozzina categoria C e non vedenti, con atleti paralimpici che tireranno insieme in carrozzina con i normodotati. E l’acquisto di una carrozzina elettrica per un ragazzo piacentino, Marco Perini del Club dei piccoli di Rio Torto (Borgonovo), sarà finanziato dalle offerte per le magliette con il logo della locandina, disegnata da Giovanni Freghieri, una delle matite più conosciute nel mondo del fumetto Bonelli e autore, tra gli altri, di Dylan Dog, Tex, Zagor, Martin Mystere.

Alessandro Bossalini, presidente del Pettorelli e nello staff degli allenatori della nazionale, ricordando la novità della scherma paralimpica ha detto «che al Circolo è partito un corso di scherma per ragazzi ipovedenti e non vedenti. Un’attenzione allo sport paralimpico che seguiamo da molto tempo». Oltre ai ringraziamenti ai tanti sponsor e istituzioni, il Boss ha ricordato l’impegno dei tanti volontari che hanno reso possibile questa organizzazione.

Il prefetto Giuseppe Alfredo Ponta ha sottolineato il significato della locandina – lo sport dei normodotati che si unisce a quello paralimpico con una carrozzina che va in pezzi a simboleggiare la rottura delle barriere – e ha apprezzato «il motto del Pettorelli Ex gladio virtus ex virtute honor, perché la scherma porta al rispetto e alla lealtà verso l’avversario. La scherma in carrozzina, poi, esalta la dignità della persona». La sindaca Katia Tarasconi ha messo in evidenza come «un evento così importante sia rimasto a Piacenza. In questo sport c’è tanta bellezza e invito i piacentini ad andare a vedere le gare».

L’assessore allo Sport Mario Dadati (presente anche la collega all’Ambiente e alla partecipazione Serena Groppelli) ha ribadito come «il Pettorelli si confermi punto di riferimento nazionale e arricchisca con la scherma in carrozzina i campionati italiani. Aver unito tante associazioni e istituzioni è un valore aggiunto per la città».

Per il consigliere delegato della Federazione italiana scherma, Alberto Ancarani, il campionato italiano rende più ricca la città. L’organizzazione ha coinvolto gli addetti ai lavori, le associazioni sportive e non solo. La Federazione porta un valore aggiunto ai territori, una strada ormai intrapresa dallo sport».

Il delegato provinciale del Coni, Robert Gionelli, ha parlato di «evento unico. Organizzare una manifestazione con duemila atleti non è facile. E questo si svolge in un territorio spesso accusato di non fare squadra. In città non arriveranno solo atleti, ma persone da tutta Italia».

Marta Consonni, delegata del Comitato italiano paralimpico, ha evidenziato «un evento che è speciale per davvero. La presenza degli atleti in carrozzina servirà da volano per lo sport paralimpico. L’attenzione del Pettorelli è alta tanto che quando ho proposto la scherma per non vedenti ha subito accettato».

Infine, Giuseppina Maestri, presidente del Consorzio promo Piacenza Emilia, e Gianluca Barbieri, direttore dell’Unione commercianti, hanno richiamato l’importanza dell’evento sportivo per il marketing e il turismo dell’intero territorio. «Piacenza sa fare squadra e la ricaduta sarà positiva» hanno affermato.

  

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